Rassegna Stampa

Raccogliamo gli articoli e le menzioni più rilevanti sulle soluzioni di sicurezza con antifurti nebbiogeni.

Tra i media che ne hanno parlato, figurano quotidiani e portali riconosciuti a livello nazionale, tutti concordi nel riconoscere l’importanza strategica dei nebbiogeni nella protezione di aziende, negozi e abitazioni.

Bar batte ladri: nebbiogeno li mette in fuga, fallisce la quarta spaccata

Il proprietario del Dulcamara Cafè, esasperato dopo tre spaccate, installa un antifurto nebbiogeno. Il video su Facebook: «E’ bello rivedere le immagini di questa vittoria. Sono contento: è soddisfacente vedere i ladri che fuggono. Il fumo diventa talmente fitto che hanno due possibilità: o scappano o rimangono bloccati nel locale fino all’arrivo dei carabinieri». A pochi giorni dal tentato colpo, i ladri puntavano alle slot ma sono dovuti scappare, continua a riguardarlo. «Avrei preferito che non tentassero il furto ma è bello rivedere quelle immagini. Adesso non mi sento più impotente»

Ladri in azione da PlanetWin: messi in fuga dal nebbiogeno

Veroli – Colpo fallito grazie al sistema antifurto. Il titolare ringrazia pubblicamente il professionista che gliel’ha consigliato

Ignoti si sono introdotti nell’agenzia di scommesse sperando di poter mettere a segno il colpo ma qualcosa è andato storto. I ladri infatti, due all’interno ed un palo fuori, sono stati messi in fuga dal sistema antifurto a nebbiogeno. Appena entrati, infatti, il fumo ha avvolto l’attività costringendoli alla fuga. L’azione è stata ripresa dalle telecamere di video sorveglianza del locale e, nel frattempo, il sistema d’allarme ha allertato il proprietario e la centrale operativa delle Forze dell’ordine.

A raccontare l’episodio è lo stesso titolare dell’attività, Gianluigi Fiorini, che racconta: “Sono certo che se non avessi avuto questo innovativo sistema di sicurezza, i malviventi avrebbero ripulito la mia attività Oggi andrò a sporgere denuncia. Le telecamere hanno ripreso tutto. Ma comunque vada sono soddisfatto perché i ladri sono stati costretti a fuggire a mani vuote

Miami, furto da 1.8 milioni in borse Birkin di Hermès in 43 secondi: il video dalle telecamere di sicurezza

Un furto straordinariamente veloce ha avuto luogo a Miami, dove ladri mascherati hanno rubato borse Hermès Birkin per un valore di 1,8 milioni di dollari in soli 43 secondi.

Il furto è avvenuto nella boutique Maison Wrist Aficionado, situata all’interno dell’hotel Setai, il 22 marzo 2024. Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso due uomini, uno dei quali indossava una giacca ad alta visibilità, mentre facevano irruzione nel negozio e prendevano tutto ciò che trovavano, comprese 60 borse Hermès dal valore compreso tra 20.000 e 35.000 dollari ciascuna, nascondendole in bidoni della spazzatura presi all’esterno.

Dopo aver saccheggiato il negozio, i ladri sono fuggiti con due veicoli separati. La polizia è riuscita a rintracciare uno dei veicoli e il suo proprietario, Eduardo Travieso Garcia, che avrebbe confessato il crimine. Garcia è stato accusato di furto con scasso mascherato, grande furto superiore a 100.000 dollari e uso illecito di un dispositivo di comunicazione. Al momento, non sono stati rilasciati dettagli sul secondo ladro.

Il furto-lampo in via della Spiga: boutique svaligiata in 95 secondi

Trafugati 60 capi d’abbigliamento: solo i capi di punta della collezione invernale, valore 275mila euro

Si sono concessi anche il «lusso», prima di fuggire con un bottino da 275mila euro in giacconi d’alta moda, di ributtare all’interno del negozio che avevano appena svaligiato due piumini, per poi dileguarsi lungo via della Spiga.

Ai quattro malviventi, evidentemente, bastavano i 60 capi trafugati la notte tra venerdì e sabato alla boutique della Moorer, azienda veneta di abbigliamento di lusso.

Un blitz eseguito alla perfezione, a colpo sicuro, durato 95 secondi. Le telecamere di sorveglianza installate all’interno, poi, riprendono i quattro che entrano e completano il tutto in un minuto e mezzo.

L’elemento che colpisce di più, in quella fase, è la perfetta conoscenza di quali pezzi andare a prendere. Solo i capi di punta della collezione invernale. I delinquenti, durante l’azione, scartano quello che non interessa, mentre buttano per terra la refurtiva, dopo aver tagliato i fili allarmati antitaccheggio che tengono i vestiti più costosi «ancorati» all’arredo del negozio.

Un quarto complice, mentre viene ammassato a terra il bottino, lo raccoglie e lo porta  all’esterno, per caricarlo probabilmente su un furgone o su un monovolume dal bagagliaio capiente. Sul furto indaga la polizia.

Smantellata la banda del foro: 40 furti “lampo” in un mese, «ma potrebbero essere 80»

l loro modus operandi era diventato un marchio di fabbrica. Per entrare negli appartamenti, infatti, praticavano sempre un foro col trapano sulla maniglia della porta di ingresso o di una finestra. Sono in tutto quattro i sodàli di una banda dedita ai furti in appartamento nelle province di Venezia, Padova e Treviso, albanesi e sulla trentina, arrestati nella notte di sabato dagli agenti della Squadra mobile della questura di Venezia.

Erano dei veri e propri professionisti, perché in poco più di un mese sono riusciti a svaligiare almeno quaranta appartamenti, ma il numero potrebbe addirittura raddoppiare con il prosieguo delle indagini, come spiegato dal capo della Mobile lagunare, Giorgio di Munno. Era nella loro base logistica, in via del Gazzato a Mestre, che raccoglievano trapano, pinze, cacciaviti e guanti, prima di lanciarsi in una o più scorribande, tutte “lampo”: come accertato dagli investigatori, infatti, bastavano pochi minuti per entrare nelle abitazioni, rubare gioielli, orologi, borse griffate e tutto ciò che potesse avere un valore, per poi rivenderlo.

I predoni non si facevano alcun tipo di scrupolo, e mettevano a segno i propri colpi che ci fossero o meno i proprietari in casa. Agivano in silenzio, razziavano tutto il possibile e poi si dileguavano. I quattro sono stati fermati e arrestati durante un blitz alle prime ore dell’alba, a seguito del fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura e poi convalidato dal Gip di turno.